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Italia/Milano  
Studio Baukuh

Casa della Memoria, Milano

Il 24 aprile, a ridosso della Festa della Liberazione, una data simbolo per la storia d’Italia, e a pochissimi giorni dall’inaugurazione dell’Esposizione Universale, che a partire dal 1° maggio 2015 per sei mesi avrà come suo centro il capoluogo lombardo, è stato inaugurato il nuovo edificio cittadino denominato Casa della Memoria. Si tratta di un’opera pubblica, risultato tangibile di un concorso d’idee (a due fasi e riservato ai progettisti under 40), promosso nel 2010 dal Comune di Milano e dalla società d’investimenti immobiliari Hines Italia Sgr, realizzata nell’ambito dello strumento urbanistico vigente sull’area (PII – Piano Integrato d’Intervento). Il volume, destinato a funzioni civiche e culturali, è situato nella parte meridionale dello storico quartiere operaio Isola, ormai geograficamente e socialmente sempre più inglobato, «gentrificato» all’interno dell’imponente progetto di trasformazione urbana che riguarda la centrale area di Porta Nuova.

La Casa della Memoria nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di offrire ai cittadini milanesi, e agli altri visitatori, un luogo che ospiti «le sedi delle associazioni1 che hanno scelto di fare della loro biografia e delle loro testimonianze storiche una risorsa al servizio della collettività, per tenere viva la memoria della conquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri». Dunque, un grande archivio, una casa comune che ospiti la memoria storica della città di Milano costituita dai numerosi ricordi individuali, «un luogo di documentazione e incontro, di studio e di vivace dibattito, di memoria e di confronto, aperto a tutta la cittadinanza».

I vincitori del concorso, lo studio genovese-milanese di architettura baukuh, hanno progettato un piccolo edificio impostato su una pianta rettangolare di circa 35 x 20 m, un elementare parallelepipedo alto 17,5 m, che secondo loro «in qualche modo ricorda le Scuole veneziane» (le confraternite laiche che riunivano gruppi di artigiani e associazioni di lavoratori stranieri) o «i Kornhäuser, i monumentali magazzini di granaglie delle città medioevali tedesche». 

La Casa della Memoria milanese cerca di riproporre la loro particolarità architettonica fatta di sobri interni contrapposti a esterni più sfarzosi, molto decorati; infatti, il suo involucro è rivestito da mattonelle di «cotto» (5 x 5 cm) realizzate in sei colori diversi che, come in un polittico medievale, raccontano la storia della città attraverso i 19 ritratti quadrati (4,6 x 4,6 metri) e le 8 «scene storiche» di forma rettangolare (base variabile x 9,6 m di altezza) riprodotti sulle sue quattro facciate. Un «telaio di paraste e architravi leggermente sporgenti», risalenti ad alcuni illustri esempi di architetture milanesi con decorazioni in laterizio, come la bramantesca Santa Maria delle Grazie e la Cà Granda, o l’Ospedale maggiore, di Filarete, incornicia i 27 quadri realizzati i cui protagonisti e soggetti sono stati scelti da un apposito comitato scientifico2. Inoltre, per non interrompere l’impressione della continuità del rivestimento i vetri delle poche finestre presenti sono stati montati a filo esterno. 

La grande impressione esterna di compattezza che emana l’involucro della Casa, che a tratti quasi sfiora la pesantezza, – in netta contrapposizione ai contenuti fluidi e leggeri del suo interno: un «museo diffuso» con un archivio aperto e continuamente riprogrammato – la fa apparire «come una pietra di inciampo, messa a ingombrare e a ribadire la sua testimonianza», cioè, un monumento, una casa comune e un luogo protetto. L’interno dell’edificio è anch’esso semplice e pratico, impostato sulla massima flessibilità degli spazi pubblici e su una maglia strutturale quadrata di 10 m alla quale si uniscono due strette porzioni della Casa (occupate dall’archivio, i servizi, i sistemi di distribuzione verticale secondari) poste lungo i suoi fronti corti. Il piano terra che dispone di due ingressi (via Confalonieri e Giardini di Porta Nuova), che lo attraversano longitudinalmente lungo la direttrice nord-sud, presenta al suo interno i due elementi maggiormente distintivi dell’edificio: il grande tavolo interattivo e la scala circolare in cemento armato dipinta di giallo. Essi sono posizionati vicino all’entrata dei Giardini dentro una porzione dell’edificio alta tre livelli nella parte pubblica e cinque in quella riservata all’archivio, che corrisponde circa a un terzo della superficie della pianta. Il resto è lasciato libero per essere all’occorrenza occupato da esposizioni temporanee e attività polifunzionali. Il tavolo interattivo costituisce una specie di «finestra virtuale» che supplisce all’impossibilità di accedere direttamente ai molti documenti custoditi negli archivi. La scala circolare gialla distribuisce dalla hall ai livelli superiori della Casa contenenti due piani di uffici, l’area consultazione e il bar affacciati su una terrazza coperta da un pergolato e ai cinque livelli di archivio (più il deposito interrato). La Casa della Memoria è stata progettata nel rispetto delle migliori pratiche di sostenibilità e di risparmio energetico: infatti, «adotta un ciclo integrato di gestione dell’acqua, del recupero delle acque piovane per l’irrigazione del giardino pensile e per l’igienizzazione dei servizi igienici». Il ricambio d’aria avviene naturalmente, «poiché il vano che ospita la scala circolare funziona come un camino interno». Sulla copertura sono alloggiati un impianto solare termico che pannelli fotovoltaici. «La stratigrafia delle murature di notevole spessore (45 cm) minimizza lo scambio energetico tra esterno e interno» amplificando al contempo il comfort indoor.

Igor Maglica
PhD, architetto e giornalista


Scheda tecnica

Oggetto: Casa della Memoria
Località: Milano, via Confalonieri 14
Committente: Comune di Milano
Soggetto attuatore: Hines Italia SGR spa
Progetto architettonico: Studio Associato Baukuh (Paolo Carpi, Silvia Lupi, Vittorio Pizzigoni, Giacomo Summa, Pier Paolo Tamburelli e Andrea Zanderigo)
Progetto strutturale: Arup Italia srl
Impianti e acustica: Deerns Italia spa
Quantity surveyor: J&A consultants srl
Impresa di costruzioni: Edilda Edilizia Lombarda spa
Cronologia: 2011 concorso; 2013 progetto definitivo ed esecutivo; 2013 - 15 realizzazione
Dimensioni: 2.500 m2 slp; 550 m2 spazi pubblici; 800 m2 uffici associazioni; 320 m2 archivio; 200 m2 servizi
Costi di costruzione: 3.600.000 €
Fotografie: Stefano Graziani

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