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Finlandia/Helsinki  
Playa Architects

Edifici residenziali Kotisaarenkatu

Il lavoro dello studio Playa Architects, fondato nel 2007 e con sede a Helsinki, è contraddistinto principalmente dalla partecipazione a concorsi di progettazione pubblici. Infatti, il progetto qui illustrato è il risultato di un concorso a inviti che lo studio si è aggiudicato nel 2009. L’intervento ubicato nella via Kotisaarenkatu fa parte di un ambizioso programma urbanistico e sociale promosso dall’amministrazione cittadina, denominato HITAS, e creato per garantire qualità e prezzi regolari agli alloggi costruiti sui terreni in affitto di proprietà del Comune. La proposta dello studio Playa è stata realizzata a Toukoranta, un recente quartiere residenziale situato nella parte nordest della città.

Il progetto presenta alcune caratteristiche dell’architettura nordica, come la chiarezza delle forme, le proporzioni eleganti e la poca ornamentazione, cui si affianca una geometria semplice e articolata che assicura il dialogo con la natura e un inserimento equilibrato nell’ambiente circostante.

Tre volumi quasi uguali, realizzati in mattoni bianchi e dalle proporzioni a misura d’uomo, costituiscono l’intervento di Kotisaarenkatu. Due di loro seguono l’allineamento stradale, il terzo, invece, arretra rispetto al filo stradale, in modo da lasciare tutto un fronte laterale aperto con viste sul golfo di Finlandia.

Gli edifici sono costituiti da un piano terra, che presenta degli alloggi affacciati su un ampio cortile e dei locali comuni disposti verso la strada, da tre piani di appartamenti di varie tipologie e affacci e da una copertura a uso collettivo, intesa come luogo comune per il riposo e il ritrovo, attrezzato con saune condominiali e ampi terrazzi con larghe vedute paesaggistiche.

I tre volumi, sopraelevati rispetto al livello stradale, sono collegati al piano terra da uno spazio semipubblico aperto. Infatti, l’ingresso a un singolo edificio non avviene direttamente dalla strada, ma, seguendo una piacevole gradualità tra spazio pubblico e privato, per accedere, infine, lateralmente a un corridoio centrale che accoglie gli elementi di distribuzione verticale.

Le piante degli alloggi sono semplici e razionali. La geometria chiara, insieme alla particolare composizione delle facciate, permette libere variazioni nella dimensione e nella disposizione delle abitazioni. Il numero di queste in ogni edificio è diverso: il piano terra ospita dai due ai quattro alloggi, mentre nei livelli superiori sono disposti dai tre ai cinque appartamenti per piano, con varie tipologie di bilocali, trilocali e quadrilocali. Gli allineamenti longitudinali sulla strada e sul cortile, i fronti nord-est e sud-ovest, sono segnati dai ripetuti vuoti dei profondi balconi, stanze intermedie tra l’esterno e l’interno, con chiusure trasparenti per far fronte al clima rigido, e divisi da piccoli ripostigli di pianta triangolare, che ne determinano la forma trapezoidale, progettata per aumentare la presenza di luce naturale all’interno. I due fronti longitudinali fanno riferimento al sistema pilastro-trave, che, in autonomia rispetto al volume retrostante, «incornicia» e dà significato alle sue facciate.

Invece, i fronti laterali, più chiusi e «massicci», sono marcati dal disegno sottile di una trama decorativa su un piano leggermente sporgente rispetto a quello delle aperture, il che dà una certa profondità alle pareti. Le facciate in laterizio suggeriscono l’idea di spessi muri portanti, anche se, in realtà, in questo caso hanno solo una funzione di rivestimento, non strutturale. È qui la trama compositiva, che inquadra le svariate finestre, a donare peculiarità ai prospetti.

La disposizione e la dimensione delle aperture si adatta alla necessità degli spazi interni, senza cercare di conferire una simmetria all’esterno o di mantenere gli assi verticali. Anzi, vi è una ricercata rottura della verticalità che provoca movimento e vivacità in tutte le facciate, oltre che una maggior variabilità della composizione. I giovani progettisti dello studio Playa riprendono la lezione di molti architetti dell’area scandinava, da Asplund a Lewewrentz, o a Aalto, e prestano grande cura nella scelta dei materiali, sempre valorizzati in modo da sfruttarne le diverse qualità nella definizione delle superfici.

I mattoni bianchi, in opposizione al legno, danno luminosità ed eleganza all’insieme; una presenza importante nella definizione degli spazi semipubblici d’acceso ai singoli edifici, nelle logge dei fronti longitudinali e nelle saune comuni poste sui tetti, ma anche come segno distintivo rispetto ai colori forti e scuri degli edifici circostanti. L’insieme costruito risulta equilibrato e raffinato, grazie alle proporzioni assunte, ai materiali utilizzati e probabilmente anche alla ripetitività degli edifici. Certamente si tratta di un’architettura in armonia con il paesaggio esistente costruita e pensata per l’uomo.

Carmen Murua
Architetto, PhD, libero professionista


Scheda tecnica

Oggetto: Edificio residenziale
Località: Helsinki, Finlandia
Committente: Asuntosäätiö
Progetto: Veikko Ojanlatva, Tuukka Vuori, Sirpa Pyyhtiä
Collaboratori: Marja Lapinleimu, Tuomas Raikamo, Jukka Kangasniemi, Mari Haavisto, Ulla Seppä, Jukka Sulonen, Daniel Lütolf (modello in scala)
Progetto strutturale: Finnmap Consulting Oy/Aulis Ranua
HVAC: Optiplan Oy/Antti Alvoittu
Impianto elettrico: Optiplan Oy/Jari Muunoja
Imprese: Lemminkäinen Talo Oy (costruzione); VIP-Sähkö Oy (imp. elettrico); Sarjametalli Oy (condizionamento); Lemminkäinen Talo Oy (piombatura)
Cronologia: 2009-2013, progetto-fine lavori
Superficie: 5.190 m2, sup. complessiva
Fotografie: Tuomas Uusheimo

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