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Soluzioni d’involucro innovative: HB Heatsink Brick

Il blocco forato HB Heatsink, con la sua originale sezione trasversale che favorisce la microventilazione interna e il controllo delle temperature superficiali esterne, rappresenta il primo risultato di un interessante processo di ricerca tecnologica legato allo sviluppo di soluzioni energeticamente efficienti, poco impattanti ambientalmente ed economicamente sostenibili, legate alla tradizione costruttiva locale colombiana.

Un un momento storico nel quale è evidente più che mai la necessità di proporre nuovi modelli dell’abitare e nuove soluzioni tecnologiche costruttive che possano aiutare a migliorare la situazione ambientale del nostro pianeta, riducendo il surriscaldamento globale attraverso il controllo delle emissioni di CO2 dovute al ciclo di vita dei nostri edifici, anche nei Paesi in via di sviluppo, si assiste alla nascita di nuovi interessanti settori di ricerca inerenti la tecnologia dell’architettura che puntano all’innovazione delle prestazioni e del design di sistemi costruttivi tradizionali nell’ottica della sostenibilità energetico-ambientale. Nell’ultima metà di secolo, il tema della domanda e dell’uso dell’energia ha assunto progressivamente maggiore rilevanza, con carattere d’interdipendenza fra le regioni economiche del mondo e connotazione di urgenza in relazione allo sviluppo sostenibile delle attività umane. I diversi aspetti del tema – risparmio, sicurezza degli approvvigionamenti, efficienza, ecosostenibilità – costituiscono oggi la sfida forse più importante per il futuro della qualità della vita sul pianeta, “senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende”[1].

Non c’è dunque una “bio” o una “eco” architettura; c’è invece la necessità di prendere atto che il modo di costruire l’ambiente in cui viviamo, nei Paesi sviluppati ed emergenti, è una delle principali cause di insostenibilità ambientale dello sviluppo, discendente, più che dal sovraffollamento del pianeta, da una domanda crescente di benessere, auspicabile certo, ma che va ad accentuare la distanza fra quel 25% della popolazione del mondo che utilizza il 75% delle risorse energetiche e il resto dei popoli [2]...

 

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