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Casa Malaparte: il cantiere, le tecnologie, i materiali

La casa si trova su un promontorio impervio e selvaggio con il quale è diventata un unico corpo, radicata alla roccia dalla quale è uscita(1) e con la quale è ormai fusa. Architettura e natura sono un emblema e nessuno potrebbe immaginare la casa senza il verde della vegetazione mediterranea che la avvolge, il grigio frastagliato della montagna che la sostiene e il blu del mare che la circonda come costante fondale, confidente e nemico(2). Sorge “nella parte più selvaggia, più solitaria, più drammatica dell’isola”, un posto “adatto per spiriti forti” come scrive lo stesso Malaparte(3). Ed è proprio il sito affascinante su cui è stata costruita a giocare un ruolo fondamentale, non solo dal punto di vista estetico, ma anche nell’evoluzione del progetto e nella gestione del cantiere

Dal punto di vista del processo ideativo e realizzativo, Casa Malaparte è un caso anomalo in quanto non sono disponibili a tutt’oggi (probabilmente perché non sono stati mai prodotti) né disegni esecutivi, né un progetto architettonico coincidente con l’edificio realizzato. Le ragioni, che non sono oggetto del presente studio e per le quali si rinvia alla bibliografia, sono riconducibili alla relazione che Malaparte ebbe con l’arch. Libera(4), interrottasi probabilmente nell’estate del 1938, la quale ha portato alla costruzione della Casa con le varianti in corso d’opera senza disegni ese- cutivi e senza la supervisione di un architetto o un responsa- bile tecnico di cantiere, ma unicamente sotto la guida di Malaparte stesso...