A Melilla, in una delle due (insieme a Ceuta) città autonome spagnole collocate sulla costa orientale del Marocco, lo studio di architettura peris+toral.arquitectes di Barcellona ha progettato, in seguito alla vittoria nel rispettivo concorso di architettura, un intervento residenziale di edilizia popolare (VPO - Viviendas de Protección Oficial). La realizzazione è stata promossa da SEPES, Entidad Pública Empresarial de Suelo, un ente pubblico afferente al Ministero dello Sviluppo, e fa parte di un piano di sviluppo più ampio che prevede la costruzione di circa 600 alloggi di edilizia sociale da destinare all’affitto a canone calmierato. Il nuovo complesso edilizio è situato nelle vicinanze di due grandi aree perimetrate occupate da guarnigioni militari e il suo posizionamento planimetrico ha sicuramente influito, insieme ad altri fattori (climatici, culturali e storici), su alcune scelte progettuali e sull’impostazione tipologica adottate.
Esteriormente il volume dell’edificio, alto tre piani e mezzo fuori terra (il “mezzo” piano è quello del parcheggio sotterraneo), riflette un’immagine di compostezza e robustezza contemporanea che, in un certo modo, viene ulteriormente sottolineata dalla sua forma sostanzialmente quadrata e dal massiccio impiego di mattoni faccia a vista come materiale costruttivo.
L’impianto tipologico progettato per distribuire, predisporre e orientare in maniera ottimale i complessivi 33 alloggi, prevede la loro suddivisione in quattro blocchi di appartamenti, a sua volta disposti in forma di “svastica” attorno a un piccolo cortile centrale. I profili esterni dei quattro volumi con alloggi, alcuni dei quali leggermente aggettanti, contribuiscono al disegno dei fronti del complesso, insieme alle quattro alte e strette “feritoie” che marcano in facciata la presenza dei lunghi corridoi di distribuzione interni. L’opera di Melilla presenta al suo interno un’interessante sequenza di spazi aperti che la attraversano e ravvivano sia verticalmente sia trasversalmente.
Al cortile centrale a cielo aperto, che ospita il blocco dell’ascensore e quello delle scale, e ai quattro corridoi-passarelle, che assolvono le loro funzioni distributive, ma pure quelle percettive (dal cortile si vede l’esterno all’edificio) e climatiche, sono da aggiungere anche i quattro piccoli patii, attraverso cui entra luce naturale e aria fresca negli alloggi dei tre piani dell’edificio. I moduli abitativi presentano una, due o tre camere da letto, disposte sempre, per ragioni di privacy, alle loro estremità, e una completa assenza di corridoi. Gli spazi interni di un singolo appartamento sono visivamente connessi in una specie di continuum, facilitato dall’abbondante utilizzo di grandi porte scorrevoli. Tutti i locali, ad eccezione del bagno, hanno dimensioni simili, questo, secondo i progettisti, “per favorire la de-gerarchizzazione della pianta”.
Inoltre, tutti gli alloggi hanno due spazi intermedi: una terrazza in facciata, in realtà, seminascosta dalla rete metallica che caratterizza le logge nei prospetti, e una “galería provista de celosías”; una porzione di parete “grigliata” realizzata in mattoni, che segnala, di fianco alla porta d’entrata, la presenza di piccoli locali di servizio affacciati sul lungo corridoio di distribuzione. Anche se l’edificio di edilizia popolare di Melilla presenta un’immagine di apparente chiusura verso l’esterno, in realtà, attraverso alcune scelte progettuali oculate sono stati creati piacevoli “canali” visivi e climatici, che fanno partecipare attivamente l’esterno alla vita sociale dell’organismo edilizio. Ciò fa del progetto africano un esempio di architettura contemporanea che trae origine da alcune scelte tipologiche storiche dell’architettura araba e del sud della Spagna, nate con propositi dettati dal clima (rinfrescamento naturale, protezione dal caldo) e dalle esigenze culturali e religiose di privacy.
Igor Maglica
Phd, architetto e giornalista
Scheda tecnica
Oggetto: | Edificio di edilizia popolare |
Località: | Melilla, Spagna, c/Alferez Roldán 6 |
Committente: | SEPES, Entidad Pública Empresarial de Suelo |
Progetto architettonico: | Marta Peris e José M. Toral - peris+toral.arquitectes |
Collaboratori | Elisabet Aguilar, Cristina Porta, Cecilia Rodríguez, Albert Rubio, Maria Ubach |
Progetto strutturale | Jaime Pastor, Eletresjota tècnics associats |
Progetto impiantistico | Jaime Pastor, Eletresjota tècnics associats |
Impresa di costruzioni | Vias y construcciones S.A. |
Direzione lavori | Borja González, José Javier Avilés Montes |
Cronologia | 2010, vittoria concorso; 2012-15, fine – inizio lavori |
Superficie complessiva | 3.542.76 m2 |
Costo complessivo | PEM 2.376.288,27 |
Fotografie: | Matteo Brucoli - Alessandro Bucci - Filippo Govoni - Luca Landi - Pietro Savorelli |