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Spagna/Saragozza  
Magén Arquitectos

Scuola materna Parque Goya Saragozza

La scuola materna si trova tra i margini del quartiere residenziale Parque Goya e la tangenziale esterna, in un’area della periferia nord di Saragozza. I giovani progettisti, i due fratelli Jaime e Francisco Magén, sono riusciti a dare vita a un luogo protetto, isolato dal preesistente contesto urbano, recintando l’area e inserendo il complesso scolastico in un nuovo paesaggio costituito da cortili accuratamente tracciati e da giardini piantumati con piante sempreverdi (magnolie, olivi, cedri e bambù) e piante di foglie decidue che segnano lo scorrere delle stagioni (di catalpa e pioppi).

Il forte legame, fisico e visivo, tra il mondo interno delle singole aule e le aree di gioco all’aperto, è stato reso possibile dalla decisione di sviluppare orizzontalmente nei quasi 7.000 mq di lotto a disposizione tutti i 2.080 mq di superficie edificabile. La pianta della scuola ha una composizione chiara e accademica caratterizzata da forti assialità. L’impianto cartesiano si basa sulla ripetizione di un modulo, l’aula con pianta quadrata, la cui aggregazione forma tre corpi lineari organizzati «a pettine», attraverso un fabbricato longitudinale di distribuzione con spazi comuni al suo interno. Le dodici aule, affacciate a sud verso cortili delimitati, sono stati posizionati all’interno dell’area per evitare l’ombra di un attiguo edificio residenziale alto 8 piani.

Un altro volume, quello della mensa, sebbene separato dal resto del complesso, rimane collegato al complesso attraverso l’ampio atrio d’ingresso. Il colore, elemento fondamentale del progetto, introduce un lieve dinamismo, in tutto il volume scolastico, grazie alla variegata cromia dovuta all’impiego dei materiali, basato principalmente su tonalità terrose, in riferimento al rapporto della scuola e della sua architettura con il terreno. Diversifica i vari ambienti e dà esternamente un’immagine unitaria all’intervento, in pianta abbastanza disteso. 

Il passaggio dalle classi alle aree esterne si evidenzia con la differenziazione cromatica e dei materiali: nei pavimenti con il linoleum colorato, nelle aree di gioco all’aperto con ghiaia vulcanica e corteccia di pino, e, infine, nei cortili aperti mediante caucciù, variamente colorato, sabbia e cemento dalle tinte terrose.

La copertura avanza rispetto al piano delle facciate con forti sporgenze, in modo da riparare le aule orientate a sud, e cambia altezza e pendenza per lasciar entrare la luce e l’aria naturale nei diversi volumi del complesso: aule, corpo di distribuzione, mensa. I suoi piani inclinati tracciano una sagoma singolare che dà vivacità ai prospetti della struttura scolastica. Quest’ultima è percepita, anche, attraverso le varie colorazioni delle lastre che rivestono le facciate, composte con diversi colori su tonalità tipiche del «cotto» e da alcuni «pezzi» bianchi intercalati per dare luminosità alle superfici verticali. Le lastre, con i loro colori e la loro qualità tattile, contrastano piacevolmente con la copertura, i portici metallici e i frangisole orientabili, disposti in corrispondenza delle aperture per la regolazione dei raggi solari.

I tempi molto stretti per portare a termine l’intervento (4 mesi) hanno, quasi, obbligato a scegliere soluzioni costruttive semplici e di rapida esecuzione. È stato individuato il sistema, realizzato attraverso la posa a secco, che oltre a essere «veloce» combina i vantaggi offerti dalle facciate ventilate con le ottime proprietà delle lastre in «cotto» di grandi dimensioni. Si tratta di una tecnica costruttiva che garantisce sia un buon isolamento acustico che un importante risparmio energetico, dovuto al minore assorbimento di calore nei mesi caldi (grazie al processo di ventilazione naturale che s’innesca nell’intercapedine tra il rivestimento e la parete) e alla minore dispersione di calore nei periodi invernali, con la conseguente riduzione dei costi di climatizzazione. 

I due progettisti spagnoli, già vincitori di diversi premi internazionali di architettura ad alta efficienza energetica, hanno visto premiata la scuola materna Parque Goya nella edizione del 2013 di «20+20+x World Architecture Community Awards», premio della comunità online internazionale costituita da architetti e professionisti del campo della costruzione.

Carmen Murua
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

Oggetto: Scuola materna
Località: Saragozza, Spagna
Committente: Governo di Aragón, Gestione Infrastrutture del Dipartimento di Educazione
Progetto architettonico: Magén Arquitectos (Jaime Magén, Francisco Javier Magén)
Collaboratori: Beatriz Olona, María Tejel (architetti), Gabriel Fraj (geometra), Rafael González (ingegnere industriale), José Sainz (strutture)
Impresa edile: Conavinsa SA. Grupo Praínsa
Cronologia: 2011 realizzazione
Fotografie: Pedro Pegenaute

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