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Turchia/Gölcük  
Studio Tece

Vehbi Koç Foundation Culture and Education Complex Gölcük, Kocaeli

Kocaeli è una provincia della Turchia il cui capoluogo è Izmit, l’antica Nicomedia, che sorge sul mar di Marmara e si trova lungo la strada che unisce Istanbul ad Ankara. Costruita dal re greco Nicomede I e legata a santi e martiri, Izmit è oggi un importante centro commerciale e industriale. Proprio in adiacenza a una delle zone industriali più vivaci, è stato recentemente realizzato il complesso della Fondazione Culturale ed Educativa Vehbi Koç.

Lo studio turco TeCe Architects dei giovani Tülin Hadi e Cem Îlhan ha inserito il complesso in un’area delimitata da un lato dagli stabilimenti industriali della Ford Otosan e dall’altro da una folta vegetazione ad alto fusto: una circoscritta impronta del costruito sul terreno ha determinato un accorto inserimento paesaggistico, preservando integralmente la vegetazione esistente. Anche se caratterizzati da un forte rigore geometrico, gli edifici si sviluppano lungo la silhouette generata dagli alberi presenti nel lotto.

Il complesso è articolato in due edifici distinti: il primo, dedicato alle attività sportive e collocato nella zona occidentale del lotto, ospita centro fitness, palestra per sport di squadra e locali di servizio; il secondo, dedicato alle attività culturali e collocato nella zona orientale dell’area, contiene auditorium, sala polifunzionale, spazio espositivo, laboratori e ristorante-caffetteria. Il complesso è completato da una torre che funge da landmark facilmente riconoscibile anche da una lunga distanza. Infatti, anche se le funzioni sono molteplici e l’insieme ha una dimensione certamente non trascurabile, si voleva realizzare un’opera integrata con il contesto naturale e di dimensioni tali da essere «simpaticamente attrattiva» e creare «un’atmosfera di benvenuto» come dichiarato dagli stessi progettisti.

Gli edifici, inizialmente riservati ai soli operai, sono inseriti in una folta vegetazione e determinano degli spazi pubblici condivisi dagli utenti delle due strutture, ovvero, dai lavoratori della Ford Otosan e dalla popolazione locale. Tutti gli spazi comuni sono direttamente connessi all’esterno grazie ad ampie superfici vetrate, mentre le zone di servizio si trovano sulla strada retrostante: questa soluzione permette sia di tutelare la privacy che di proteggere le occasioni di incontro e relazione dal rumore e dalla frenesia degli adiacenti luoghi di lavoro. Tutta l’area è pedonalizzata e preclusa ai veicoli che sono confinati nella zona occidentale del sito.

Anche le scelte materiche e tecnologiche sono all’insegna della semplicità: fanno da contraltare alla torre metallica due volumi con struttura intelaiata in calcestruzzo armato e rivestimento in mattoni pieni in laterizio policromo faccia a vista. La scelta del mattone in un’area fortemente sismica, basti ricordare che Izmit è stata distrutta una prima volta da una serie di violentissimi sismi tra il 357 e il 362 d.C. e che nel 1999 un terremoto ha devastato l’intera regione causando 14.000 vittime, è sintomatica delle prestazioni che tale prodotto/sistema può fornire se utilizzato, ovvero pensato e posato in opera, con consapevolezza e coscienza.

Allo stesso modo la scelta di un materiale «policromico» e la progettazione di una texture caratterizzano il complesso con un involucro che connota i volumi rigorosi con delle vibrazioni cromatiche: la finitura scelta e la disposizione sfalsata degli elementi genera una superficie scabrosa, con varie tonalità di rosso che accentuano la lettura dei volumi e donano alla superficie un aspetto cangiante in funzione della differente esposizione alla luce. Anche gli spazi interni dei due edifici presentano un uso diffuso del laterizio faccia a vista, così da esaltare al contempo le differenze di piano e conferire continuità all’intero complesso.

Adolfo F. L. Baratta
Ricercatore, Università Roma Tre


Scheda tecnica

Oggetto: Vehbi Koç Foundation Culture and Education Complex
Località: Gölcük, Kocaeli (Turchia)
Committente: Vehbi Koç Foundation
Design team: Tülin Hadi, Cem Îlhan
Architetti associati: Keriman Afyonlu, Aydogan Özsoy
Cronologia: 2009 - 2011
Superficie: 4.000 m2
Premi: Arkitera 2011 Client Award; 2012 National Architectural Award
Fotografie: Murat Germet, Cenìmal Edmen, Cem Ihlan

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