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Thomas Jocher

Thomas Jocher L’architettura contemporanea in Germania

Docente all’Istituto di Pianificazione urbana e regionale presso la Technische Universität di Monaco, professore all’Università di Stoccarda, membro dell’Accademia tedesca per la Pianificazione territoriale e urbanistica, è visiting professor alla Tongji University di Shanghai. Nel 1991 fonda, con Dietrich Fink, lo studio Fink+Jocher che svolge un’interessante attività di ricerca e progettazione sull’innovazione e la tutela dell’ambiente, tanto da ricevere numerosi riconoscimenti quali il Deutscher Architekturpreis 2011 per la scuola di Monaco-Riem, il BDA Preis 2010 per Nuwog di Neu-Ulm, il Nationaler Preis für Integrierte Stadtentwicklung und Baukultur 2009 per il complesso residenziale Westend Block a Monaco e il Deutscher Architekturpreis 2007 per la residenza universitaria di Garching.

Quale è il ruolo dell’architetto nella società attuale tedesca e come è cambiato (se è cambiato) nel corso degli ultimi decenni?

Oggi, come nel passato, l’architetto resta il più importante creatore di spazi e luoghi. Questa responsabilità può gravare o alleviare l’attività del progettista. Tuttavia, in Germania come altrove, non si può non riconoscere che le decisioni che condizionano, con sempre maggiore rilevanza, la pianificazione e la progettazione degli spazi sono sempre più di pertinenza dei politici e degli investitori.

Quali sono, a suo parere, i protagonisti o le opere più interessanti nel recente panorama tedesco?

Mi limito a citare soltanto alcuni colleghi della Germania meridionale che conosco personalmente: Peter Haimerl (vincitore del «best architects 09 award in gold», NdA), Florian Nagler (che a soli 34 anni ha ricevuto la menzione speciale come architetto emergente dalla «MiesArch European Union Prize» per il magazzino Kaufmann a Bobingen, NdA) e Andreas Meck (il cui pluripremiato centro parrocchiale di Neuried è pubblicato nel presente numero di Costruire in Laterizio, NdA). Rappresentano, ciascuno in maniera eccellente, differenti tendenze progettuali in ambito sperimentale o tradizionale.

Hans Kollhoff, Meinhard von Gerkan, Thomas Herzog, solo per citarne alcuni. L’architettura e gli architetti tedeschi sono sempre in voga: condivide l’asserzione che i progettisti tedeschi hanno sempre una buona capacità di emergere nel panorama internazionale?

Credo che sia vero il contrario. Sulla scena internazionale, purtroppo, sono pochissimi gli architetti tedeschi che sono premiati con grandi incarichi professionali. Forse tale scelta è dovuta alla responsabilità sociale, alla solidità, alla sicurezza e all’affidabilità intrinseca negli architetti tedeschi?

Quali sono i Maestri o coloro con i quali un giovane progettista tedesco sente una maggiore vicinanza di intenti?

Posso rispondere solo per me stesso e non posso non ricordare Louis Kahn, Alvar Aalto e Sigurd Lewerentz.

Nel 2007 è stato premiato dalla Deutscher Architekturpreis per la residenza universitaria TUM a Garching; nel 2009 ha ricevuto il Premio nazionale per lo sviluppo integrato urbano e per la cultura edilizia per il complesso residenziale Westend Block a Monaco e nel 2011 è stato segnalato dalla Deutscher Architekturpreis per una scuola a Riem. Si tratta di progetti che hanno trovato unanime e immediato consenso nella giuria: può parlarci del significato di questi riconoscimenti?

Questi premi, come anche tutti gli altri riconoscimenti, sono appaganti ma vanno valutati con attenzione. Essi infatti non sono di sola pertinenza dell’architetto ma sono estesi a tutti coloro che risultano coinvolti nel processo edilizio, inclusi quindi gli ingegneri, gli artigiani e le imprese di costruzione.

Una prerogativa della sua architettura è l’interesse per il linguaggio costruttivo dei materiali. In particolare, è riuscito a dare al laterizio un ruolo da protagonista: cosa la affascina di questo materiale e in quale modo alimenta la sua libertà compositiva?

Costruire con elementi in laterizio rientra nella tradizione costruttiva della Germania meridionale: è sufficiente visitare la Frauenkirche (nota anche come Dom zu Unserer Lieben Frau, Cattedrale della Nostra Cara Signora, è un’imponente chiesa gotica progettata da Jörg von Halsbach e costruita, tra il 1468 e il 1488, con una struttura interamente in mattoni, NdA) di Monaco di Baviera! Il laterizio è un materiale naturale assolutamente meraviglioso, con delle potenzialità incredibili. Il mattone in laterizio seduce e affascina, disciplinato e aperto a infinite interpretazioni come riesce a essere! 

Adolfo F. L. Baratta
Ricercatore, Università Roma Tre