Privi di ambizione vitruviana, i quattro principi sono la relazione tra i saggi selezionati. Nonostante richiami la firmitas, come ci ricorda Johan Celsing, la Robustezza ha molteplici accezioni: riguarda la materia, il contesto, la rilevanza nel tempo e la scenografia delle attività antropiche. Anche la Sostenibilità va intesa in senso multipolare, come sostiene Maria Chiara Torricelli, che, delineando gli attuali orizzonti della ricerca, descrive un percorso che parte dal basso, rinvigorendo l’approccio Life Cycle Thinking. Questo è il contraltare concreto delle utopie, il cui etimo, secondo Fabrizio Arrigoni, ou-tòpos ha a che fare (paradossalmente) con le descrizioni dei luoghi, per ritrovare le radici della nostra cultura abitativa nella tradizione romana, quando Alfonso Acocella ci racconta di come la insula sia precursore dell’abitare europeo.
In maniera transculturale tali percorsi si intrecciano e allo stesso tempo sciolgono dubbi, suggerendo quattro principi per leggere l’architettura contemporanea.

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