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Spagna/Alpicat  
Albert Brito Ferraz + Carles Enrich Giménez

Autenticità costruttiva, laterizio e spazi interni

La scelta di evitare i rivestimenti e di lasciare a vista gli elementi costruttivi, sia verso l’esterno che verso l’interno, si accompagna in questo progetto alla selezione di pochi materiali e alla semplicità e chiarezza dei rapporti tra le parti, con il laterizio che si fa struttura, involucro e rivestimento

La ricerca di una innovazione tipologica per affrontare il tema della casa unifamiliare isolata ha portato i progettisti a impostare il progetto a partire dagli aspetti costruttivi. L’idea parte dalla concezione di una serie di setti murari portanti in laterizio che corrono longitudinalmente e paralleli fra loro. La giacitura delle pareti portanti è stata pensata per creare una relazione con la strada, con il patio e con il giardino, garantendo al contempo separazione e privacy rispetto alle abitazioni confinanti.

I setti murari non costituiscono elemento di rigidità nell’articolazione tipologica, anzi è esattamente l’opposto. Gli spazi interni possono essere organizzati con la massima flessibilità e si articolano attorno a un patio consentendo di apportare ventilazione incrociata e illuminazione agli spazi stessi, garantendo ottimali condizioni di comfort: questa parte interna della Catalogna ha un clima particolarmente caldo-arido. La strategia scelta è stata quella di sviluppare tutta la distribuzione su un unico piano, a parte il garage e i locali di servizio interrati, in modo che l’abitazione fosse maggiormente radicata al suolo, estesa sul terreno quasi adagiandovisi, e integrata nel paesaggio.

Il progetto si fonda sul recupero di alcuni caratteri tipici delle abitazioni della zona: la scelta di murature portanti costruite a mano ponendo mattone su mattone richiama il modo in cui nella regione da più di cento anni si realizzano i muri tradizionali in pietra a secco per la separazione dei campi di coltivo della vite; l’utilizzo di pignatte in laterizio curvilinee lasciate a vista richiama i tipici soffitti a voltine in laterizio della tradizione; la selezione dei materiali è strettamente legata alla disponibilità produttiva del territorio limitrofo. Infatti, tutti i prodotti utilizzati in questa realizzazione sono di provenienza locale: i mattoni per le murature e le pignatte in laterizio delle voltine provengono da industrie del posto (l’industria ceramica, con l’agricoltura, è la principale attività economica di Alpicat), mentre le travi strutturali in c.a. e gli altri componenti della costruzione provengono dalla vicina città di Lleida.

I setti murari in laterizio costituiscono l’elemento cardine del progetto: svolgono diverse funzioni (sono al contempo struttura, involucro, partizione interna ed esterna) e costituiscono elemento di definizione, delimitazione e protezione sia degli spazi interni che di quelli esterni. In generale, il progetto è caratterizzato dalla chiarezza espressiva degli elementi costruttivi: i muri portanti in laterizio, le travi in c.a., i soffitti con voltine sempre in laterizio sono tutti elementi monomaterici, che non celano stratificazioni, ma si manifestano nella loro essenzialità, diversificandosi tra loro per ruolo, funzione, materiale, tipo di componenti, con una chiara gerarchia tra di loro che rende immediatamente percepibile la sequenza costruttiva.

I setti murari trovano come elemento di coronamento le travi in calcestruzzo, abbinando alla funzione strutturale il tema decorativo della trabeazione; alle travi sono appoggiati perpendicolarmente i travetti prefabbricati che a loro volta sostengono le pignatte forate a voltina in laterizio; mentre l’intradosso rimane a vista nella sua semplicità costruttiva, l’estradosso viene completato strutturalmente da un getto in calcestruzzo e dagli strati di isolamento e impermeabilizzazione della copertura. Una costruzione semplice in cui pochi elementi rappresentano il tutto della costruzione, svolgendo diverse funzioni, e in cui i materiali restano a vista, a parte qualche porzione controsoffittata o dotata di controparete per ospitare gli impianti.

Poche le licenze decorative. Il particolare modo in cui sono stati apparecchiati i mattoni delle murature, per esempio, permette da un lato di creare dei tagli che consentono la visibilità tra interno ed esterno, rendendo il laterizio quasi un elemento di schermatura, e dall’altro di creare motivi decorativi generati dal posizionamento di mattoni in sporgenza che attenuano la severa monoliticità dei setti lungo i fronti esterni. Anche le schermature delle ampie vetrate, che chiudono trasversalmente i setti, formate da una fitta sequenza di elementi lignei verticali, la cui dimensione e passo varia lungo lo sviluppo in facciata. Decorativo è, infine l’uso, del laterizio a vista nello spazio interno, che nella sua autenticità disegna lo spazio, caratterizza le superfici, colora l’ambiente. 

Monica Lavagna
Professore associato, Politecnico di Milano

 

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