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Italia/Noceto  
Paolo Zermani

Scuola materna ed elementare a Noceto, Parma

La scuola materna ed elementare di Noceto si distende con fare tranquillo sulla pianura, appena oltre il centro abitato, fra alberi, prati e vista del paesaggio collinare poco lontano. Il luogo pare davvero adatto al riposo di Gulliver, lungo disteso sull’erba dopo il lungo viaggio per mare, secondo la metafora suggerita da Zermani per la sua nuova architettura. La dimensione dell’intervento è in effetti significativa quanto a sviluppo planimetrico, ben rapportata all’edilizia specialistica circostante, con fabbriche artigianali sul fianco e attrezzature sportive dall’altro.

Le lunghezze in gioco sono commisurate alle articolate richieste del programma di progetto, e alle necessità di norma. Esse vengono convogliate lungo le direttrici longilinee di due corpi di fabbrica principali, elevati su due piani fuori terra, raccordati da due corpi centrali più bassi. Il progetto è ricondotto alla forma generale ad H in pianta, ripercorrendone e implementandone la fortuna degli schemi distributivi storici, già del palazzo italiano post-rinascimentale e, più recentemente, di molte sedi aziendali. Mentre in quegli schemi i corpi centrali rubano la scena per la posizione dominante dei volumi più alti, nel progetto di Noceto prevale al centro la quiete della minor densità di costruito, a liberare estese quote di cielo, alla vista di chi giunga a scuola per imparare, per esercitare i propri sensi, per educarsi all’equilibrio con il prossimo e con la natura.

Proprio dalla natura tutto ha inizio anche questa volta: l’albero al centro porterà noci, a suggerire ai bambini le origini proprie e della propria comunità. La chioma del noce occhieggerà a quelle delle alberature lungo il viale adiacente, non appena il tempo gli permetterà di prevalere sulle altezze delle quinte circostanti. Lo cingono pareti di differente altezza, in mattoni di pasta chiara. Alle aggraziate tonalità rosate delle argille prescelte si accompagna la trama di posa a lista e costa alternate. I temi della dimensione e della scala lillipuziana del progetto si arricchiscono di ulteriori sfumature se ci poniamo nell’ottica dei più piccoli fruitori, rispetto ai quali l’attenzione del progetto non viene mai meno: la sequenza ritmata delle bucature sugli affacci, la soluzione lineare costante della loro sommità, l’ordinata chiarezza generale della composizione, sono assunti quali principi generatori del disegno, capaci di tradursi in logiche spaziali di facile lettura anche per i più piccoli.

I volumi costruiti e la loro articolazione di progetto pure alludono a tipologie consuete della pianura emiliana, con i profili netti a punteggiare le campagne, le disposizioni del costruito attorno alla corte, i portici a proteggere gli ingressi e filtrare l’irraggiamento solare diretto; all’interno della scuola, la cavea dell’aula magna propone citazioni alla tradizione teatrale delle terre verdiane.

Altre importanti opere di Zermani sono costruite a Noceto. Il padiglione privato realizzato appena fuori dal centro e il palazzo municipale hanno in comune con la scuola la predilezione accordata al materiale laterizio, e il medesimo sistema di posa a testa e lista alternate. Più ancora interessa il parallelo con la biblioteca Cesare Pavese a Parma: a pochi chilometri di reciproca distanza fra i due progetti, l’architetto plasma le pareti e i corpi principali di biblioteca e scuola secondo giaciture opposte. Nella prima li piega verso l’interno, arroccandoli attorno al cuore verde su cui affacciano le sale-lettura; nella seconda invece li piega all’esterno, come fossero barriere, a respingere ogni possibile attacco al cuore alberato della scuola. 

Le pareti d’involucro spiccano dal suolo affiancate da camminamenti ugualmente laterizi; sono solide e resistenti anche verso l’interno delle aule: al mattone a vista rispondono internamente laterizi alleggeriti intonacati, con pannelli isolanti e irrigidimenti cementizi intermedi.

Fra i due corpi di fabbrica principali la scuola accoglie la natura, abbracciandola ai due opposti; da qui si può traguardare il paesaggio anche oltre il costruito più basso. Sempre per parola di Zermani, le giaciture dei due volumi principali alludono per forma a due libri aperti appoggiati sul verde: raccontano di Noceto e di come la migliore architettura ascolti i luoghi e le persone che li abitano.

Alberto Ferraresi
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

Oggetto: Scuola materna
Località: Noceto (PR)
Committente: Comune di Noceto
Progetto architettonico: Paolo Zermani (capogruppo), Giovanna Maini, Eugenio Tessoni
Collaboratore: Roberto Panara
Progetto strutturale: Carlo Castagneti
Superfici: 7.130 m2
Cronologia: 2004-2008
Fotografie: Mauro Davoli

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