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Francia/Asnières-Sur-Seine  
Atelier(s) Alfonso Femia

Complesso residenziale sociale

Ad Asnières-Sur-Seine, una cittadina della provincia francese non distante da Parigi, i progettisti dell’Atelier(s) Alfonso Femia hanno realizzato con grande sensibilità un felice intervento di edilizia residenziale sociale e a canone calmierato.
In una zona di passaggio dove, come in molti altri luoghi in tutto il mondo, spesso capita di imbattersi in un costruito impersonale, la sfida del progetto è stata proprio quella di istituire una solida relazione con il contesto facendo in modo che l’architettura divenisse da un lato un “segno” chiaramente riconoscibile e, dall’altro, veicolasse profondamente l’idea di una “casa”: un luogo cioè da riconoscere come proprio, da vivere e da godere anziché un mero “contenitore funzionale”, a dispetto di quell’accezione spesso riduttiva di architettura “minore” o non degna di questo nome che si attribuisce alla residenza sociale e agevolata.
Situato in un lotto trapezoidale in posizione strategica rispetto alle grandi arterie di transito a scala locale e territoriale - Grésillons Avenue, le linee RER C che collegano Parigi a Pontoise e la nuova stazione Grand Paris - e rispetto ad elementi fortemente strutturanti del paesaggio - la vicina Senna - l’intervento riguarda la costruzione di tre edifici sviluppati principalmente lungo il tratto della linea ferroviaria. L’impianto e la morfologia dei fabbricati origina dai vincoli ambientali - l’area è parzialmente classificata come zona di possibile inondazione - e urbanistici esistenti: il progetto rispetta la configurazione dei fabbricati “a blocco” e le forme urbane consolidate (la cintura verde, la presenza di canali di scolo, la varietà del linguaggio architettonico circostante). I corpi di fabbrica ospitano, distribuiti su otto piani, 183 alloggi di cui 144 a canone agevolato e 39 residenze sociali, uno spazio commerciale di 358 m2 e un parcheggio da 192 posti auto. Evidente è l’attenzione ai temi di risparmio energetico e sostenibilità ambientale, grazie ai diversi accorgimenti tra cui la scelta di una morfologia che ricerca le viste e gli orientamenti maggiormente esposti al sole; la massimizzazione della luce naturale diretta nel cuore del complesso; la realizzazione di un tetto verde per la raccolta e lo scarico dei flussi idrici.
Per alleggerire la massiva imponenza dei fabbricati, dovuta ad ovvie esigenze di cubatura per soddisfare il fabbisogno abitativo, lo studio ha adottato una linguaggio variegato ma sempre rigoroso ed essenziale: una ritmica serrata di ritagli, aperture, traslazioni, giochi di forme e volumi animano le quinte urbane differenziando i fronti e dando agli edifici un aspetto vivace e dinamico.
Per i rivestimenti esterni lo studio ha scelto di affidarsi all’uso pressoché totale del laterizio e della ceramica.
Il laterizio è un materiale che da sempre veicola l’ideale di solidità di una architettura responsabilmente concepita per durare: una particolare non secondario se si considera la destinazione sociale del manufatto, che spesso ingiustamente viene considerata non meritevole di scelte costruttive oculate. La ceramica è un materiale “principe” nella cultura mediterranea, ampiamente utilizzato anche negli ambienti domestici in associazione ad una poetica dell’ornamento che ben suggerisce l’idea di intimità, “focolare”, appartenenza.
Il dualismo di questi materiali genera un unicum chiaramente riconoscibile. La continuità dei massivi fronti in laterizio viene interrotta da rivestimenti ceramici che conferiscono alle imponenti facciate una notevole versatilità percettiva. Gli edifici multipiano si arricchiscono infatti di trame decorative che risaltano sullo sfondo omogeneo dei mattoni, disegnando variegati giochi cromatici e plastici come il patchwork di un tessuto prezioso. La luce è un importante elemento di progetto: la ceramica con trattamenti superficiali e cromie differenziate cambia in funzione delle ore del giorno generando così infinite possibilità percettive. Il morbido sfumare dei colori verso l’alto culmina poi nelle sommità dei fabbricati rivestite interamente in ceramiche dal colore chiaro disegnate ad hoc dallo studio, quasi come se la massa in laterizio venisse gradualmente ad alleggerirsi: una suggestione, questa, che evoca l’ideale ricongiungimento dell’opera costruita dall’Uomo con il cielo sopra la città, il “cielo sopra Asnières-Sur-Seine” per parafrasare il celebre capolavoro di Wim Wenders.
E proprio del collegamento simbolico con questo cielo restano alcune tracce visibili: sei angioletti decorativi appoggiati su terrazze e cornicioni sembrano guardare con curiosità, come l’angelo interpretato da Bruno Ganz, un’umanità brulicante e indaffarata.
Un intervento pregevole che esalta il valore semantico dell’architettura come veicolo di significato attraverso simboli sottili ma potenti, a sottendere il bisogno insopprimibile - in questo mondo spesso disattento e indifferente - di ancorarsi più che mai ai valori dell’identità e dell’appartenenza.

Chiara Testoni,  
Architetto, PhD


Scheda tecnica

 

Oggetto: Complesso residenziale
Località: Asnières-Sur-Seine, Francia
Committente: SCI Asnières Seine AB rappresentato da COFFIM, Eiffage Immobilier IDF
Progetto architettonico: Atelier(s) Alfonso Femia
Team di progettazione: Etienne Bourdais, Roxana Calugar, Simonetta Cenci, Alfonso Femia, Sara Massa, Marzia Menini, Aude Robert, Francesca Recagno, Francesca R. Pirrello, Nicola Spinetto, Sara Traverso
Responsabile di progetto: Aude Robert
Collaboratori: Caterina Pini, Vittoria Paternostro, Maud Laronze
Progetto strutturale: Eiffage Construction
Progetto impiantistico:  I.D. BATI
Progetto di ingegneria ambientale: Eiffage Immobilier IDF
Impresa di costruzione: Eiffage Construction Idf
Superficie: 10.518 m2 
Costo: € 19.300.000,00 
Cronologia:  2013 (concorso), 2013-2015 (progettazione), 2016 (completamento)
Fotografie: © Luc Boegly