fbpx
  • Visualizza:
  • Commerciale
  • Pubblico
  • Ospedaliero
  • Religioso
  • Residenziale
  • Scolastico
  • Sportivo
  • Terziario
Australia/Melbourne  
James Russell Architet

Carrum Downs Police Station a Melbourne

Il percorso dalla città al sito di progetto permette di comprendere meglio perché i progettisti considerino la torretta d’ingresso, per altro nemmeno troppo alta, elemento capace di attribuire all’intervento una precisa connotazione civica: l’edificato della periferia di Melbourne è ripetitivamente basso, più esteso in pianta che non in alzato, immerso nella natura che spesso ingloba gli edifici e, se consideriamo pure il cielo sempre terso, sovrastante l’edificato, il tutto appare ancora più schiacciato a terra. 

Ad eccezione di questo volume appena più accentuato, per verticalità, rispetto allo sviluppo tipico del progetto, le dimensioni dell’intervento si allineano a quelle dell’intorno costruito, rifuggendo di alcuni metri il margine stradale e il suo traffico.

La veste esteriore della centrale di polizia di Carrum Downs cerca al contrario di ridurre la distanza con la comunità, scegliendo la familiarità del rapporto fra persone e mattone quale strategia predominante. 

L’idea di stabilità, di equilibrio, e in definitiva di rassicurazione, indotta inconsciamente dall’uso del materiale noto a tutti e sempre radicato al suolo, il laterizio, non rinuncia a ricercare esiti accattivanti, capaci anche di incuriosire il passante e di invitarlo a entrare. L’abbinamento di due colori contrastanti, e di finiture superficiali pure opposte, lucide e ruvide, cattura l’attenzione sotto gli effetti della luce diurna; la notte invece esalta la trama delle porzioni di parete hit and miss, come scrivono gli elaborati grafici in lingua originale, permettendo all’illuminazione artificiale giochi d’ombra fra interno ed esterno.

All’interno, la necessità funzionale di accorpare più funzioni diverse è risolta in modo aperto, per così dire, a volte proprio con soluzioni open space, cercando di uscire dalla logica scatolare di specifiche stanze in cui rigidamente espletare specifiche mansioni, creando una atmosfera lavorativa più partecipata e orientata al lavoro di squadra. La stazione di polizia è pensata come una piccola città: gli spazi programmaticamente distinti, sono caratterizzati ciascuno dal colore e dalla propria matericità, come se fossero edifici, ciascuno adottando uno specifico tipo di mattone, distinto per finitura, colore e tipo di esecuzione della fuga fra i conci. 

Raramente una realizzazione applica un materiale in modo così pervicace, a base della strategia compositiva: in questo caso gli stessi schemi del layout di progetto richiamano visivamente i mattoni, di colori differenti, composti ordinatamente a terra. 

In essi appare evidente come il tipo di città prescelta appartenga a un modello urbano ben specifico, in cui gli spazi pedonali pubblici assumono forme e modi peculiari: gli schemi ricordano quelli veneziani di David Chipperfield per l’ampliamento del cimitero di San Michele in Isola, a loro volta citazioni del progetto di Le Corbusier per il nuovo ospedale di Venezia; entrambi i lavori reinterpretano i rapporti più tipici dello spazio pubblico del centro storico veneziano. 

Nella stazione di polizia anche i percorsi, come in città, in talune intersezioni localmente s’allargano, a creare piccole piazze. 

In corrispondenza di alcuni crocevia, proprio come a volte avviene nei quadrivi dei centri metropolitani in favore di sole, irrompono perentoriamente tagli di luce naturale, da corti ricavate nel perimetro d’intervento. Riesce nell’architettura quanto Alessandro Baricco ha costruito nel suo City, in cui «i quartieri sono le storie, le strade i personaggi». Diversi colori e, metaforicamente, edifici, aiutano ad accrescere nel fruitore il senso di orientamento all’interno della piccola città, e di identità. 

Mediante i traguardi visivi offerti dalla soluzione traforata di porzioni della parete perimetrale, lo sguardo vede Melbourne, fuori, appena oltre la recinzione. 

La parete hit and miss (letteralmente si può forse tradurre: ora si tocca, ora manca), è realizzata con sistema di posa regolare dei mattoni «a secco», senza uso di malte, sostenuta tramite una intelaiatura metallica celata alla vista dall’esterno.

Alberto Ferraresi
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

Oggetto: Carrum Downs Police Station
Località: Ballarto Road, Carrum Downs, Victoria
Committente: Victoria Police
Progetto architettonico: James Russell Architet
Cronologia: progetto 2008/2010, realizzazione 2010
Superficie coperta: 1.800 m2
Area di progetto: 4.225 m2
Fotografie: Peter Bennetts

contentmap_plugin