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Spagna/Medina Sidonia Cadice  
González + López de la Cruz

Scuola alberghiera a Medina Sidonia Cadice

I giovani architetti María González e Juanjo López de la Cruz, docenti all’Università di Siviglia e soci fondatori dello Studio Sol89, hanno progettato una scuola alberghiera occupando un antico mattatoio costruito nei primi anni dell’Ottocento.

L’edificio è situato a Medina Sidonia, una cittadina nella parte sud dell’Andalusia, dichiarata tra l’altro bene d’interesse culturale nella categoria di «complesso storico-artistico».

I progettisti spagnoli hanno organizzato la Scuola adattandosi con logica e naturalezza al contesto in cui si sono trovati a operare, cercando un equilibrio tra le esigenze creative e funzionali e il rispetto del patrimonio architettonico e urbano ereditato. In particolare, hanno inserito la loro opera tra gli spazi e i vuoti lasciati dalle costruzioni già esistenti per dare protagonismo assoluto alla copertura.

L’isolato dell’antico mattatoio era circondato da muri in mattoni di grosso spessore, che sono stati mantenuti, i quali, oltre a delimitare l’edificio, definivano anche un ampio cortile per la raccolta degli animali. Originariamente, c’erano tre porte: l’ingresso al cortile aperto, l’accesso al corridoio della macellazione e l’entrata per le persone, quest’ultima collegata direttamente a un patio a cui si affacciavano, oltre all’antica sala dei bovini, caratterizzata dalle colonne provenienti dal tempio fenicio di Hércules-Melcart, altri piccoli locali del mattatoio.

Nella Scuola sono rimasti due ingressi tra quelli esistenti: quello centrale per gli studenti e la porta per il pubblico diretto al patio. Il primo si apre con uno spazioso deambulatorio, che segue la traccia del remoto corridoio della macellazione e divide chiaramente le aule e la mensa didattica (disposte negli spazi dell’edificio originario) dalle ampie cucine didattiche (che occupano il vuoto lasciato dall’antico cortile di raccolta degli animali). Si tratta di un’asse di comunicazione in cui è molto favorito lo scambio visivo tra le diverse aree funzionali della Scuola, grazie alle ampie trasparenze tra le cucine, gli spazi comuni e il patio. La mensa didattica, situata nella primitiva sala dei bovini, in uno spazio affacciato sul patio, ha la possibilità di ampliare la propria superficie sfruttando quest’ultimo, mentre le aule rimangono più isolate; gli uffici amministrativi, invece, sono disposti al primo piano, lungo la navata su strada.

La singolarità dell’intervento si radica nell’esaltazione e nella potenzialità espressiva della copertura che avvolge l’architettura nuova e antica, giocando un ruolo fondamentale tanto a livello architettonico come a scala urbana. Articolata con piani di pendenze e altezze diverse rivestiti con materiale ceramico di colore rosso-arancione, s’inserisce perfettamente nell’armoniosa immagine di Medina Sidonia, la quale, con la sua particolare topografia, offre continuamente una bella vista complessiva e unitaria dei tetti in «cotto».

La frammentazione della copertura, inoltre, favorisce la continuità e l’integrazione con le dimensioni ridotte degli edifici circostanti. In più, il suo «taglio» consente la creazione di piccoli patii, adibiti alla coltivazione di piante culinarie, necessari per il passaggio della luce e dell’aria. 

I pezzi ceramici (14x14cm) caratterizzati dal colore vivace, con una trama gradevole ed una resa materica perfetta, rivestono tanto i piani verticali quanto quelli inclinati e orizzontali che compongono il tetto della Scuola. I primi diventano prospetto e la loro ripetizione in parallelo scandisce la profondità del lotto, enfatizzando in questo modo il carattere urbano della costruzione. 

Più precisamente, con la rilevanza espressiva della copertura e con l’utilizzo del materiale ceramico, i progettisti dello Studio Sol89 danno continuità al dialogo tra architettura nuova e antica, e ottengono una forte integrazione all’interno del contesto nel quale s’inseriscono.

Carmen Murua
Phd, architetto libero professionista


Scheda tecnica

Oggetto: Scuola alberghiera
Località: Medina Sidonia Cadice
Committente: Fundación Forja XXI
Progetto architettonico: María González e Juanjo López de la Cruz (Sol89)
Progetto strutturale: Alejandro Cabanas
Collaboratori: George Smudge e Jerónimo Arrebola
Impianti: Insur JG
Impresa edile: Novoarididian SA e Rhodas SL
Cronologia: luglio 2011
Fotografie: Fernando Alda

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